- BY ISSIMO
- Ottobre 14, 2022
La ceramica non ci stanca mai.
Dai vasi alle brocche, dalle caraffe agli oggetti decorativi, la ceramica permette di dare carattere a un ambiente in modo gioioso e spesso unico, portando colori, consistenze e forme diverse nella nostra vita domestica e nelle nostre semplici abitazioni.
Trovare nuovi designer di ceramiche che ci piacciono è emozionante: una promessa di oggetti nuovi e più luminosi con cui riempire la nostra casa.
È esattamente questo ciò che abbiamo provato quando abbiamo scoperto il lavoro di Arianna de Luca.
Questa giovane artista di Roma è un prodigio della fornace e uno dei nomi più creativi nel panorama della ceramica italiana contemporanea.
Basta dare un’occhiata ai suoi pezzi per averne la prova: vibranti, audaci e stravaganti, le creazioni di de Luca trasformano le forme classiche in qualcosa di fresco, valorizzando la ceramica come genere e rappresentando al contempo uno spettacolo per gli occhi.
Abbiamo posto a de Luca alcune domande sul suo mestiere e su cosa significhi per lei.
Continua a leggere e aggiungi al carrello alcune delle sue opere: sono oggetti che terrai con te per tutta la vita.
Parlaci delle tue origini. Come sei diventata una ceramista?
La ceramica non faceva parte della mia carriera inizialmente.
Ho studiato product design a Roma e alla Central Saint Martins di Londra, poi ho iniziato a lavorare come interior designer a Londra.
Solo dopo qualche anno di lavoro mi sono avvicinata alla ceramica per dare un tocco personale ai progetti a cui lavoravo: un vaso qui, una lampada là.
Sono stata attratta dall’aspetto tattile e materiale della produzione a mano: era più divertente che passare la giornata davanti al computer a lavorare con un software di progettazione d’interni!
Alla fine ho deciso di tornare in Abruzzo, da dove provengo, e di passare un po’ di tempo a Castelli [un paesino famoso per le sue ceramiche] per imparare dai maestri e dagli artigiani locali.
Doveva essere un progetto secondario, finché non è arrivata la pandemia e ho abbracciato l’arte a tempo pieno.
Qual è stata la tua prima collezione?
Folcloristica, che si trova su ISSIMO [insieme ad altre collezioni].
È una serie di quattro pezzi ispirata al Mediterraneo e ai suoi paesini, con una mia interpretazione personale.
Come ti approcci ai tuoi pezzi?
Faccio molta ricerca: visiva, storica, fotografica.
Cerco sempre di ricreare uno stato d’animo, un’atmosfera, con tutto ciò che realizzo.
L’idea è quella di raccontare una storia.
E dove trovi l'ispirazione?
È un mix!
In parte proviene dai paesaggi, dagli oggetti e dalle decorazioni che mi hanno accompagnato nella crescita e che mi circondano.
In parte deriva dai miei viaggi.
Mi piace incorporare i colori e i motivi delle culture e dei luoghi che ho avuto modo di esplorare.
Descrivi il tuo stile in tre parole.
Fresco, giocoso e audace.
Anche solare, se posso aggiungerne un quarto!
Progetti i tuoi articoli pensando a spazi interni specifici?
No, assolutamente.
Considero i miei oggetti come entità singole che possono funzionare ovunque.
La cosa più importante per me è che siano in grado di esprimere qualcosa – un sentimento, una vibrazione – a chiunque li faccia propri.
Cosa condividi con ISSIMO?
Tantissimo.
L’estetica, il mood, la curiosità, la missione di celebrare la creatività italiana.
Sono entusiasta di vendere i miei prodotti su questa piattaforma.
Dove andrai per il tuo prossimo viaggio?
Non ho ancora nulla di confermato, ma mi piacerebbe visitare il Medio Oriente.
Per quanto riguarda l’Italia: la Sardegna.
Non tutti sanno che l’isola ha una storia incredibilmente ricca per quanto riguarda la ceramica.
Mi piacerebbe dedicare un po’ di tempo alla scoperta del loro patrimonio artigianale.
