Immersa tra le vette più alte delle Alpi, la Valle d’Aosta è la regione più piccola d’Italia e l’unica ufficialmente bilingue, in cui si parlano italiano e francese.
Questo dettaglio è fondamentale, perché il panorama gastronomico della regione è l’unione tra la sua storia franco-italiana e il suo paesaggio montano.
La Valle d’Aosta è uno storico punto di incontro tra diverse culture.
La Valle di Augusto prende il nome in onore dell’imperatore più importante di Roma, Augusto, che sfruttò i suoi passi di montagna per dominare i Celti e fondare Augusta Prætoria Salassorum (l’odierna Aosta).
Nei secoli successivi, il passo fu strategico per imperatori, re e papi di tutta Europa, oltre che per Napoleone, le cui forze francesi governarono a intermittenza la zona fino all’Unità d’Italia.
Anche se abbiamo appena accennato alla sua storia millenaria, la Valle d’Aosta e la sua posizione montana sono il cuore pulsante della sua tradizione culinaria, una cucina sostanziosa, che resiste a condizioni climatiche estreme e a imperatori autoritari.
Formaggi della Valle d'Aosta
I latticini, una bontà divina!
La Valle d’Aosta è famosa per il latte e i suoi formaggi, grazie a mucche che possono pascolare liberamente tra le malghe alpine.
Gli aostani amano le loro mucche e le tradizioni, tanto che il passatempo ufficiale della regione è La Battaille des Reines, o Battaglia delle regine, una manifestazione folkloristica annuale di lotta (più che altro di postura) tra mucche.
Grazie alle alte quote, ai pascoli praticamente incontaminati e alle centinaia di erbe aromatiche dei suoi boschi, questa regione produce alcuni tra i più pregiati formaggi DOP (Denominazione di Origine Protetta), come la Fontina e la Toma.
Mucche al pascolo a Courmayeur.
La fontina è apprezzata per il suo gusto morbido e delicato e per il rispetto scrupoloso di regole e regolamenti che la rendono unica e ne garantiscono la denominazione DOP.
Il formaggio a pasta semicotta è prodotto con latte intero “proveniente da un’unica mungitura”.
Sì, solo una.
Il formaggio viene ripetutamente salato e stagionato fino a quattro mesi in magazzini che tradizionalmente sono tunnel e grotte scavate nella roccia.
La fontina non smette mai di sorprendere e rimane la protagonista di molti dei piatti tipici della regione.
Toma artigianale.
Toma significa “forma di formaggio fatta dal contadino”, ma corrisponde in realtà a un’intera gamma di formaggi alpini che possono essere crudi o parzialmente cotti.
(I più ricercati sono quelli di Gressoney, nella Valle del Lys, di Brusson e di Valgrisenche).
Sempre a forma cilindrica, la toma ha un colore avorio-ecru e un sapore salato, è morbida e ottima da sciogliere.
Saremmo in difetto se non menzionassimo un concorrente valdostano: il Réblèc, un altro delizioso formaggio fresco di latte vaccino. . È un formaggio grasso, ricavato dalla lavorazione della sola panna affiorata, che lo rende perfetto per i dessert,spesso guarnito con zucchero e cannella.
Stufati abbondanti, carni affumicate e formaggi.
Sei piatti tipici della Valle d'Aosta
Scordati di mangiare la pasta.
Polente, fondute, carni affumicate e molto altro ancora: la cucina valdostana è fatta per la montagna, per le escursioni e per le lunghe notti, da accompagnare a un bicchierino di grappa valdostana e alla ratafia (un liquore dolce di produzione locale che ha il colore, il sapore e l’aroma dell’amarena).
Ecco sei piatti che rappresentano la Valle d’Aosta in tutta la sua bellezza e tradizione.
Cucina di montagna.
Fonduta di fontina, polenta, latte fresco, uova e formaggio.
Civet di camoscio – uno stufato di camoscio, marinato e tagliato a pezzi, con erbe e verdure.
Costolette alla valdostana – un piatto forte tipico della regione, costituito da cotolette di vitello impanate al forno con prosciutto e fontina.
Fonduta – il piatto più famoso della valle, la fonduta è composta da fontina fusa con cubetti di pane bruschettato da intingere.
Polenta concia – sformato di polenta e fontina cotti al forno.
Seupa à la Vapelenentse – una “zuppa” solo di nome, la seupa è costituita da strati solidi di pane raffermo, fontina e cavoli cotti a fuoco lento in brodo di manzo.
Café à la cogneintze – un rituale da consumare tutti insieme, il café à la cogneintze è un caffè caldo, a cui si unisce grappa, vino rosso, zucchero e scorza di limone, il tutto servito in una grolla di terracotta e condiviso da tutti i commensali.