Alla scoperta dell'eccellenza in Italia: cose, luoghi e persone

ISSIMO X le Donne del Vino: Francesca Planeta

La produttrice di vino siciliana ci racconta delle persone, della passione e dell’amore per la sua isola natale

Francesca Planeta

Planeta è uno di quei nomi che suscita sempre un’ondata di approvazione in tutto il settore vinicolo. Questa azienda a conduzione familiare rappresenta uno dei principali attori nel settore della viticoltura in Sicilia e nell’Italia in generale, ed è in attività da generazioni, anche se ha iniziato a vendere vini con l’etichetta Planeta solo nel 1995. Da allora è cresciuta e si è sviluppata, inserendosi anche nel settore dell’ospitalità con alcune proprietà e boutique wine resort, e promuovendo il turismo del vino attraverso le sue cantine, una delle prime iniziative in tal senso sull’isola.

Dietro a tutto questo c’è l’apporto innovativo dei cugini Alessio e Francesca Planeta, che oggi gestiscono l’azienda. Con una visione comune ma con ruoli ben distinti – Alessio come CEO, Francesca come Presidente della Tenuta Planeta, orientata all’ospitalità – la coppia ha cercato di proporre prodotti e progetti che mostrassero un lato moderno della Sicilia, promuovendo quello che molti hanno salutato come il Rinascimento del vino siciliano.

La produttrice di vino ci racconta del suo lavoro e del perché Planeta è una storia di successo siciliana.

Hai sempre saputo che avresti lavorato per l'azienda di famiglia? Come hai mosso i primi passi?

Planeta ha immesso sul mercato le prime bottiglie nel 1995, l’anno della nostra prima vendemmia, anche se mio padre aveva fondato l’azienda qualche anno prima. Ha unito due generazioni, fondendo le sue visioni con l’atteggiamento di intraprendenza mio e di mio cugino. All’epoca, questo coinvolgimento è stato una decisione praticamente naturale. Volevo dare il mio contributo al progetto appena avviato, condividere le mie idee e portare avanti ciò che mio padre aveva iniziato. Ho lavorato prima alla grafica dell’azienda, poi ho iniziato a occuparmi del marketing. Abbiamo iniziato con 120.000 bottiglie e da lì siamo cresciuti, sia all’interno della Sicilia con altre cantine e vigneti in tutta l’isola, sia nelle nostre aspirazioni.

Oggi Planeta produce circa 2 milioni di bottiglie all'anno. Cosa pensi sia rimasto immutato dall'inizio?

Molte cose, ma metterei al primo posto il nostro approccio artigianale al vino. Ogni vino ha la sua cantina e i suoi vigneti, e così è stato fin dal primo giorno. È uno dei nostri punti di forza.

Tu ti occupi del ramo ospitalità di Planeta, Planeta Estate. Cosa ti ha spinto a intraprendere questa strada?

Il fatto che non ci fosse nulla di simile quando abbiamo iniziato! La Sicilia ha tantissimi vini straordinari, ma per molto tempo sono rimasti sconosciuti. Abbiamo pensato che avrebbe avuto senso creare qualcosa che permettesse a più persone di scoprire la nostra tradizione viticola. Abbiamo iniziato aprendo le porte delle nostre cantine per le degustazioni, poi, nel 2009, abbiamo inaugurato il nostro primo boutique resort, La Foresteria, che era – ed è tuttora – fortemente incentrato sul vino attraverso esperienze ad hoc e visite alle cantine. Da allora sono seguite altre iniziative: Palazzo Planeta a Palermo, Casa Panitteri a Sambuca, alcune case sparse a Noto, il Beach Club Insula l’anno scorso e la Country House nell’estate del 2024, entrambi non lontani da La Foresteria. Dare ai visitatori l’opportunità di vedere la Sicilia sotto una luce diversa è una delle cose che mi rende più orgogliosa.

Palazzo Planeta
Palazzo Planeta
Insula Beach Club
Insula Beach Club
Menfi Country House
Country House
La Foresteria Wine Resort
La Foresteria Wine Resort

Qual è la tua tenuta vinicola preferita nell'universo Planeta? E il tuo vino preferito?

Santa Cecilia Wine

Ogni luogo e ogni vigneto è diverso e incredibilmente affascinante, quindi è davvero difficile fare preferenze. Lo stesso vale per i nostri vini, anche se il nostro Nero D’Avola, chiamato Santa Cecilia, occupa un posto speciale nel mio cuore, perché è stato forse uno dei vini più difficili da vendere all’inizio. Un salto nel buio.

Francesca Planeta

Secondo te, cosa rende un vino davvero speciale?

Le persone che ci sono dietro. Penso che la passione, l’amore e la dedizione si manifestino davvero nel lavoro che facciamo. Le persone che lavorano con noi sono certamente la chiave del successo di Planeta.

All'inizio dell'anno hai ricevuto il "Compasso d'Oro alla Carriera", un riconoscimento assegnato dall'ADI (Associazione per il Disegno Industriale) per aver valorizzato la qualità del design italiano. Te lo aspettavi e cosa significa per te?

No, non me l’aspettavo! Il Compasso d’Oro viene solitamente assegnato ad architetti e designer, quindi sono rimasta sorpresa quando ho saputo di averlo vinto. Mi è stato assegnato per il mio lavoro di food design per Planeta, ed è stato un immenso onore ottenere questo riconoscimento.

Che ruolo ha la Sicilia nella tua vita professionale e quotidiana?

La Sicilia è al centro di tutto ciò che facciamo. Spesso ci viene chiesto “perché non portate la vostra esperienza altrove, perché non vi espandete in altre parti d’Italia?”.

Non sarebbe possibile. La Sicilia è la nostra terra e io sono profondamente legata ad essa. La porto con me ovunque vada – letteralmente, ho un ciondolo a forma di Sicilia – e non potrei immaginare di fare quello che faccio altrove.

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