- BY ISSIMO
- Agosto 25, 2023
Perché amiamo la Granita e la Grattachecca
Entra nel goloso mondo di Fabbri, il maestro italiano di tutto ciò che è dolce
Sconfiggi il caldo, all’italiana! Quando il sole cocente dell’estate è troppo caldo da sopportare, gli italiani hanno due armi segrete per rinfrescare gli animi e mantenere alto il morale: le deliziose e rinfrescanti granita e grattachecca. Questi prodotti ghiacciati hanno una storia plurisecolare che ci porta in un viaggio attraverso le strade assolate della Sicilia e i vivaci vicoli di Roma. Scopriamo quindi i dolci inizi di questi iconici prodotti italiani per l’estate!
Granita: un assaggio della tradizione siciliana
La storia della granita inizia in Sicilia, l’isola baciata dal sole, dove le influenze arabe hanno incontrato l’ingegno culinario italiano. Si ritiene infatti che i commercianti arabi introdussero in Sicilia lo “sharbat”, un dessert ghiacciato a base di succo di frutta e zucchero, durante la dominazione nel IX secolo. Nel tempo, gli artigiani siciliani perfezionarono la ricetta e l’arte di trasformare il ghiaccio tritato (all’epoca neve vera e propria) in un delizioso amalgama, dando vita a quella che oggi conosciamo come granita.
La granita originale era semplice, fatta con soli tre ingredienti:ghiaccio, zucchero ed essenza di frutta locale come limoni, arance o mandorle. Il processo di produzione della granita prevedeva l’utilizzo di una lunga paletta di legno per raschiare il composto congelato, ottenendo così la caratteristica consistenza grossolana che la distingue dagli altri dessert ghiacciati.
Grattachecca: una prelibatezza romana
Mentre la granita ha trovato le sue radici nella parte più meridionale dell’Italia, la regione più centrale del Paese, il Lazio, ha la propria delizia ghiacciata da assaporare. La grattachecca affonda le sue radici nelle vivaci strade di Roma, dove è emersa come street food popolare alla fine del XIX secolo. Ha delle somiglianze con la granita, ma vanta un carattere e un gusto unici.
La parola stessa “grattachecca” deriva dal dialetto romanesco, dall’unione di “grattare” (raschiare) e “checca” (macchia). Il nome di questa delizia ghiacciata deriva dal fatto che veniva preparata raschiando il ghiaccio che si formava, proprio come la granita, ma i gusti, ottenuti con sciroppi golosi, erano diversi e più fantasiosi, da miscele esotiche tropicali a combinazioni non convenzionali come lavanda e pesca.
Un mondo di sapori in cui tuffarsi
Sia la granita che la grattachecca hanno fatto molta strada rispetto alle loro umili origini e oggi rappresentano un piacevole terreno di gioco in cui cimentarsi in sperimentazioni culinarie. Ogni regione d’Italia vanta oggi le sue varianti uniche, offrendo un’entusiasmante gamma di sapori per solleticare le papille gustative e rinfrescare gli animi.
In Sicilia, la granita si è evoluta in una forma d’arte. I sapori tradizionali, come il limone e la mandorla, mantengono ancora la loro importanza, evocando un senso di nostalgia per le radici storiche dell’isola, ma oggi si possono trovare anche varianti come il profumato gelsomino, la saporita arancia rossa, il gustoso pistacchio e l’anguria tropicale. E se hai voglia di sperimentare, ci sono anche combinazioni innovative come caffè con brioche o fichi e miele.
Anche la grattachecca a Roma è diventata sinonimo di un caleidoscopio di sapori e colori, molti dei quali possono essere ricreati a casa usando gli sciroppi Fabbri. L’assortimento di sciroppi e topping disponibili è una testimonianza della creatività senza limiti dei suoi creatori e spazia dai classici sapori alla frutta come ciliegia, fragola e ananas a opzioni più esotiche, come il kiwi, il frutto della passione e persino il basilico. E non dimentichiamo il tocco finale: un generoso filo di latte condensato zuccherato o una spolverata di scaglie di cocco o gocce di cioccolato.
L'essenza delle estati italiane
Gli italiani le amano per i loro sapori deliziosi e la loro consistenza ghiacciata, ma la granita e la grattachecca sono molto più che semplici leccornie ghiacciate. Sono un’ode alla bellezza della semplicità e al potere del piacere, due dessert che incarnano l’essenza delle estati italiane e simboleggiano momenti di piacere condiviso.
Basta osservare la folla intorno a qualsiasi grattacheccaro o chioschetto che vende granite: attorno a queste delizie ghiacciate, si ritrovano famiglie, amici e sconosciuti per condividere più di un semplice momento di gustoso piacere. In questo semplice atto di rinfrescarsi, si rafforzano i legami e si creano i ricordi.
Quindi, la prossima volta che ti trovi nei pressi di un chiosco di granite o di grattachecche, non perdere l’occasione di assaggiarne una. Chiudi gli occhi e prendine un cucchiaio. Lascia che le scaglie ghiacciate si sciolgano sulla lingua, assapora l’esplosione dei sapori e lascia che la magia dei prodotti estivi nostrani ti trasporti in un mondo di fresca beatitudine.