
Tutto quello che c'è da sapere sul personaggio italiano che chiude le festività
Mai sentito parlare della Befana?
La figura è molto importante nel folklore italiano – la nostra versione femminile di Babbo Natale, se volete, ma anche, cosa altrettanto importante, una festa che segna la fine ufficiale delle vacanze natalizie.
La Befana cade infatti il giorno dell’Epifania, il 6 gennaio, ovvero la festa cristiana che ricorda principalmente la visita dei Re Magi a Gesù Bambino e il suo battesimo da parte di Giovanni Battista.
È il giorno in cui si smonta l’albero di Natale e ci si prepara a tornare al lavoro o a scuola.
È il momento di dire addio all’ultima fetta di panettone, almeno fino al 3 febbraio, giorno di San Biagio, quando si dovrebbe mangiare una fetta avanzata di questo dolce per scongiurare malanni e cattiva salute (una tradizione particolarmente sentita a Milano).
Ma la Befana è anche un personaggio davvero simpatico, che porta ai bambini buoni dei dolcetti e a quelli cattivi del carbone.
Un personaggio forte, simile a una strega, da cui non possiamo fare a meno di sentirci attratti.
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Una “strega” dolce come una nonna

Mentre l’Epifania proviene dal mondo religioso, la Befana è una figura molto pagana, anche se ha qualche legame con il cristianesimo.
Secondo la leggenda, infatti, la nonnina si trovava nella sua casetta a spazzare il pavimento la notte dell’Epifania quando, guardando fuori dalla finestra, vide una luce intensa nel cielo notturno.
Si soffermò ad ammirarla, ma poi tornò al suo lavoro, poiché ci teneva a tenere la casa in ordine.
Poco dopo l’apparizione della stella, ricevette la visita dei Re Magi, che si erano allontanati dal loro cammino verso l’umile stalla di Betlemme per visitare Gesù Bambino.
Chiesero alla Befana indicazioni e la invitarono a unirsi a loro nel viaggio per portare doni al neonato.
Lei era riluttante a lasciare il suo lavoro incompiuto, per cui rifiutò, ma in seguito si pentì della sua decisione.
Li rincorse con la scopa e il cesto di piccoli doni per il bambinello, ma non li trovò.
Da allora si racconta che la Befana abbia continuato la sua ricerca volando sulla sua scopa per raggiungere le case dei bambini addormentati, entrando dal camino e portando doni ai bambini che si sono comportati bene e pezzi di carbone a quelli “cattivi”.
Scialli neri e manici di scopa

Mentre Babbo Natale appare elegante nel suo tipico abito bianco e rosso, la Befana è l’antieroe delle feste, descritta nelle storie popolari tradizionali come vestita di stracci e con un cappello a punta da strega.
Quando entra nelle case attraverso il camino – o ricorre ad altre tecniche segrete per entrare nelle case che non hanno un caminetto –
indossa un caratteristico scialle scuro ricoperto da strati di fuliggine
e spazza il pavimento prima di andarsene: un gesto simbolico per liberarsi del vecchio proprio mentre sta nascendo il nuovo anno.
Alcune famiglie le lasciano un bicchiere di vino per ringraziarla, il che ce la fa amare ancora di più e potremmo dire che se lo merita, non credi?
È la “strega” italiana del Natale, una donna che ci sta a cuore.
Festeggiamenti per la Befana

Si dice che la Befana faccia il suo giro alla vigilia del 6 gennaio, lasciando doni nelle calze o nelle scarpe poste accanto al camino. Ancora oggi, molte famiglie italiane la onorano in questo modo, mettendo a disposizione della vecchia befana le loro calze migliori da riempire.
Anche se Babbo Natale l’ha superata in importanza, la Befana rimane una figura centrale del nostro folklore e il suo spirito è ancora molto amato nel Bel Paese.
Questo vale soprattutto per Roma, dove Il Mercato della Befana di Piazza Navona – un mercatino di Natale all’aperto che occupa la piazza fino all’Epifania – è stato istituito oltre un secolo fa per celebrare la Befana.
Nel XIX secolo, il bardo nativo della Capitale, l’eterno Giuseppe Gioachino Belli, scrisse addirittura delle odi alla Befana; mentre il compositore Ottorino Respighi intitolò il quarto movimento delle sue “Feste Romane” del 1928 “La Befana”.
Ma se viaggiate in altre parti d’Italia, troverete ancora molti altri eventi divertenti dedicati alla Befana.
Il più esagerato è forse quello della cittadina marchigiana di Urbania, che ogni anno ospita la Festa Nazionale della Befana.
Il centro della cittadina, che si autodefinisce come “la casa della Befana”, mette in scena un’ampia celebrazione che comprende balli, canti e spettacoli di strada, oltre all’apparizione di centinaia di Befane che distribuiscono dolci a chiunque si trovi sulla loro strada.