- BY ISSIMO
- Ottobre 19, 2022
Cinque grandi film italiani che ispireranno il tuo prossimo viaggio

Lascia che la tua “voglia d’Italia” sia ispirata da questi classici italiani
Non appena il clima si fa più rigido, amiamo trascorrere le serate accoccolati sul divano, con una morbida e calda coperta a portata di mano, popcorn e un buon film.
I film, dopo tutto, sono il modo più semplice per farsi trasportare altrove mentre fuori piove ed evocare un senso di avventura fuori dal comfort delle nostre case.
I racconti cinematografici che preferiamo sono quelli che ci permettono di sognare nuovi luoghi e di nutrire la nostra voglia di avventura.
Sei dei nostri?
Bene, perché abbiamo raccolto cinque classici italiani che ispireranno i tuoi prossimi viaggi nel Bel Paese e che ti garantiranno una dose di sole e atmosfere italiane, ovunque ti trovi.
Dalle commedie ai drammi e ai lungometraggi artistici, scegli e preparati a sognare (e anche a ridere).
Il Sorpasso

Uno dei film più iconici del regista Dino Risi, Il Sorpasso del 1962 è un classico cult del cinema italiano, nonché la commedia italiana on the road per eccellenza.
Vittorio Gassman interpreta Bruno, uno scapolo scanzonato ed esuberante che accompagna Robert, un timido e morigerato studente di legge interpretato da Jean-Louis Trintignant, in un folle viaggio da Roma alla Toscana, in un racconto che va dal farsesco alla tragedia e viceversa.
Divertente e dissacrante – ancora oggi – il film mette in scena il fascino e le conseguenze della bella vita, offrendo al contempo una pungente critica ai cambiamenti sociali in atto nell’Italia di quell’epoca.
Un must da vedere per qualunque italofilo.
Tre Uomini e una Gamba

Questo film del 1997 ha segnato il debutto cinematografico di uno dei più grandi terzetti comici italiani degli ultimi 30 anni: Aldo, Giovanni e Giacomo.

È quindi molto divertente (e la maggior parte degli italiani prima o poi l’avrà visto), ma è anche un epico road movie attraverso la penisola.
La trama di fondo è essenzialmente questa: tre commessi viaggiano in auto da Milano (o meglio, dal Paradiso della Brugola) proseguendo verso sud fino al Salento, in Puglia, trasportando il cane del loro capo e una preziosa scultura a forma di gamba.
Il caos è assicurato.
Il viaggio proseguirà tra soste inaspettate e momenti assurdi, situazioni folli e tante gag e battute che, in un modo o nell’altro, ancora oggi fanno parte del nostro lessico comune.
Il Postino

Il Postino (1994) è un film iconico per tanti motivi. La straordinaria interpretazione di Massimo Troisi, nonché l’ultima, poiché l’attore morì appena dodici ore dopo la fine delle riprese.
L’inaspettato successo di pubblico: il film è costato 3 milioni di dollari e ne ha incassati 21 al botteghino.
L’apprezzamento della critica, che gli è valso le candidature a tutti i principali premi Oscar (Miglior film, Miglior regia, Miglior attore e Miglior sceneggiatura non originale), che costituisce una novità in quanto non era mai accaduto con un film sottotitolato in lingua straniera.
Il fatto che sia stato il primo film italiano a essere nominato come Miglior film dall’Academy americana.
Ma oltre a tutto questo, quello che continua ad appassionare il pubblico oggi è il suo animo squisitamente romantico, i suoi dialoghi ricchi di poesia e gli scenari mozzafiato in cui è ambientato.
Nel caso in cui tu te lo stia chiedendo, è stato girato nell’isola di Procida – a due passi dal nostro amato Mezzatorre nella vicina Ischia – e, in parte, a Salina, nelle Isole Eolie.
Mentre guardiamo il postino Mario Ruoppolo, interpretato da Troisi, fare amicizia con il poeta cileno in esilio Pablo Neruda (Philippe Noiret) su un’isoletta del Sud Italia, non possiamo fare a meno di rimanere affascinati dalla bellezza incontaminata e magica che li circonda, e desiderare di essere lì anche noi.

La Grande Bellezza

Guarda La grande bellezza – il film drammatico del 2013 co-scritto e diretto da Paolo Sorrentino – e ti ritroverai a cercare voli per Roma prima ancora che inizino a scorrere i titoli di coda.
La storia dell’anziano scrittore Jep Gambardella (Toni Servillo), che ricorda amaramente la sua appassionata giovinezza perduta, è una struggente visione di ricchezza decadente ed edonismo dissoluto che evoca La Dolce Vita di Fellini, mettendo in luce la Città Eterna in tutto il suo magnifico e grandioso splendore.
A sessant’anni, Jep è soddisfatto della sua vita, finché un evento inaspettato cambia tutto e lo spinge a guardare con occhi nuovi tutto ciò che ha amato e tutto ciò che ha sprecato.
Sullo sfondo, Roma è un puro concentrato di sensualità ed eccessi e un vero e proprio personaggio centrale, mentre i movimenti di camera tipici di Sorrentino come l’angolazione a piombo e lo zoom ne svelano l’anima in mille dettagli, figure e volti.
Uno di quei film da guardare più e più volte.
Nuovo Cinema Paradiso

Il capolavoro di Giuseppe Tornatore del 1988 è un inno al cinema come autentica forma d’arte. La storia comincia alla fine degli anni ’80 a Roma, dove il famoso regista Salvatore Di Vita (Jacques Perrin) viene a sapere della morte di Alfredo, l’addetto alle proiezioni del Cinema Paradiso del paese siciliano in cui è cresciuto, nonché figura chiave della sua infanzia.
Mentre inizia il viaggio di ritorno verso la sua città natale per partecipare al funerale, il film ci fa ripercorrere i primi anni e l’adolescenza di Salvatore, raccontando la storia semplice ma toccante di un ragazzo che si innamora del cinema.
Un affascinante storia sull’amicizia, l’infanzia e la magia dei film, un piccolo gioiello che offre uno spaccato della vita di provincia in Italia e che è intriso di cuore, nostalgia e leggerezza. Guardalo dopo una giornata uggiosa: illuminerà la tua serata.