- BY ISSIMO
- Ottobre 11, 2023
I nostri cinque film preferiti su Roma
Guarda questi film e lasciati trasportare nella Città Eterna
Che Roma sia una città piuttosto cinematografica non è certo una novità. Con le sue strade lastricate e le sue grandiose piazze, i quartieri affascinanti e i monumenti storici in ogni angolo – ma anche le trattorie locali, i tanti caffè che sembrano essere rimasti congelati nel tempo, le innumerevoli chiese – la capitale italiana si presta bene al grande schermo, sia per le commedie che per i film drammatici.
Non sorprende quindi che, nel corso dei decenni, la Città Eterna abbia fatto da sfondo – e talvolta da coprotagonista – a una serie di film straordinari. Eccone cinque che non possono mancare nella lista dei cinefili. Capolavori tutti italiani, sono classici che vorrai rivedere più volte.
"Roma" (1972)
Capolavoro semi-autobiografico del leggendario regista Federico Fellini, Roma offre un viaggio nostalgico e surreale attraverso la capitale, vista con gli occhi dell’alter ego di Fellini, un regista di nome Fellini (interpretato da Peter Gonzales Falcon). Sulle note della musica d’organo di Nino Rota, il film intreccia una serie di vignette che catturano l’essenza della città e dei suoi abitanti – anche se è essenzialmente privo di trama – creando un’opera che si lascia guardare con piacere e che è una festa visiva e uditiva, combinando le sequenze oniriche tipiche del regista che nutriva un profondo affetto per Roma.
Consideralo come una lettera d’amore a Roma, visivamente stupefacente ed emotivamente evocativa.
"Ladri di biciclette" (1948)
Ladri di Biciclette di Vittorio de Sica è un classico del neorealismo italiano.
Racconta la storia di Antonio Ricci, un uomo impoverito nella Roma del secondo dopoguerra, che cerca disperatamente la sua bicicletta rubata, che gli serve per lavorare.
Seguendo i principi del neorealismo, De Sica ha girato esclusivamente in ambienti reali e ha scritturato attori non professionisti, portando il pubblico in un viaggio dalle squallide periferie della città al mercato delle biciclette ancora esistente di Porta Portese. È in questo luogo che Bruno, fortemente determinato, inciampa e cade durante un acquazzone torrenziale, ignorato dal padre che continua a inseguire senza sosta la sua preziosa, ma alla fine inafferrabile, bicicletta.
L’opera nel suo complesso è un ritratto toccante e senza fronzoli delle lotte dell’Italia del dopoguerra e un potente commento sulla condizione umana.
"Habemus Papam" (2011)
Diretto da Nanni Moretti, “Habemus Papam” esplora uno scenario insolito in cui un Papa appena eletto (interpretato da Michel Piccoli) vive una crisi personale e si rivolge uno psicanalista. Il film segue gli sforzi dello psicanalista (Nanni Moretti) per aiutare il Papa a superare la sua ansia.
Con una visione unica e umoristica del Vaticano e del papato, il film mescola arguzia, satira e introspezione, esplorando le lotte personali di un leader religioso in modo inaspettato e umanizzante – una nuova prospettiva sul significato spirituale e culturale di Roma.
"La Grande Bellezza" (2013)
Riflessione poetica e satirica sulla società e la cultura italiana contemporanea, “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino segue Jep Gambardella (Toni Servillo), scrittore disilluso, mentre naviga negli ambienti dell’alta società romana e riflette sulla vita, l’arte e la decadenza. È un’esplorazione visiva della bellezza e dell’eccesso di Roma e uno dei capolavori contemporanei dell’Italia.
Guardandolo, è bene notare la fotografia del film che, insieme a una colonna sonora ipnotica, crea un’esperienza coinvolgente che gli è valsa il premio Oscar come miglior film straniero.
"Roma, città aperta" (1945)
Con la regia di Roberto Rossellini, Roma, Città Aperta è un dramma neorealista ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale che racconta le vite di un gruppo di abitanti di Roma che resistono all’occupazione nazista e si confrontano con la dura realtà del tempo di guerra.
Opera potente e innovativa del cinema italiano, nota per il suo stile documentaristico e crudo, il film ha avuto un ruolo significativo nella formazione del movimento neorealista nel cinema e, ancora oggi, riesce a ritrarre le lotte dei romani comuni durante la guerra in un modo che sembra eminentemente onesto.
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