Un oceano di cambiamenti: impariamo a salvaguardare i nostri mari
In occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, abbiamo incontrato la ONG Marevivo per parlare dei nostri mari e di come proteggerli.
- BY ISSIMO
- Giugno 8, 2022
Noi di ISSIMO abbiamo un legame speciale con il mare.
Forse perché è un’estensione naturale dell’Italia.
Forse è l’idea di ciò che rappresenta: profondità insondabili e possibilità illimitate, la promessa di avventure e giornate di sole.
O forse è perché i nostri tre hotel, Il Pellicano, La Posta Vecchia e Mezzatorre, si trovano tutti in riva al mare, ricordandoci costantemente quanto possano essere stimolanti e semplicemente splendide le acque cristalline.
Ciao Raffaella, grazie di essere qui con noi. Partiamo da una domanda chiave: qual è la missione di Marevivo?
Raffaella Giugni: Grazie a voi per l’interesse mostrato verso quello che facciamo!
Molto sinteticamente, la nostra missione principale è salvaguardare i nostri mari e i loro ecosistemi.
La maggior parte delle persone non ne è consapevole, ma il mare ricopre il 70% della superficie del nostro pianeta, produce il 50% dell’ossigeno, assorbe un terzo delle emissioni di CO2 responsabili del cambiamento climatico e rappresenta il 15% del territorio abitato del mondo.
In poche parole, svolge un ruolo decisamente importante nel fornire un sistema di supporto alla vita così come la conosciamo.
Quando gli oceani sono a rischio o in cattiva salute – e in questo momento lo sono certamente – anche noi siamo a rischio.
Marevivo spera di correggere questa situazione, o almeno di essere parte integrante del movimento che lotta per trovare soluzioni.
Come operate per trovare queste soluzioni?
RG: Analizziamo le diverse problematiche che interessano i nostri mari e sviluppiamo programmi, campagne di sensibilizzazione e progetti per affrontarle.
Quando abbiamo fondato Marevivo, 37 anni fa, siamo stati la prima associazione in Italia, e forse in Europa, a coinvolgere le persone nella pulizia delle spiagge: all’epoca, la plastica e i rifiuti erano i problemi più evidenti che affliggevano le nostre coste, quindi è lì che abbiamo investito i nostri sforzi iniziali.
Nel corso degli anni, abbiamo esteso il nostro raggio d’azione.
Collaboriamo spesso con scuole e aziende e ci siamo battuti per l’introduzione di leggi specifiche per la salvaguardia del mare.
Negli ultimi quattro anni, ad esempio, abbiamo lavorato alla Legge Salvamare, una normativa approvata a maggio che consente ai pescatori che recuperano accidentalmente plastica dal mare attraverso le loro reti di portarla a terra.
Hai detto che Marevivo collabora con le aziende. È così che hai conosciuto il Gruppo Pellicano Hotels?
RG: La famiglia Sciò è stata coinvolta nel progetto Marevivo fin dall’inizio.
Sono stati tra i primi a partecipare alle nostre pulizie delle spiagge e a mostrare il loro sostegno.
La partnership per “Adotta una spiaggia” è nata l’anno scorso, quando abbiamo lanciato questo progetto.
Abbiamo lavorato con il personale per pulire le spiagge intorno ai tre hotel e abbiamo formato alcuni dipendenti nominati appositamente su come continuare a proteggere e salvaguardare la costa locale.
Il Gruppo Pellicano Hotels dà anche la possibilità agli ospiti di fare donazioni a Marevivo alla fine del loro soggiorno, se lo desiderano, il che è stato di grande aiuto.
Infine, anche se c'è ancora molto lavoro da fare, come celebrerete la Giornata Mondiale degli Oceani?
RG: Mi fa piacere che tu l’abbia chiesto!
Oggi Marevivo inaugura una mostra fotografica intitolata “The Living Sea” al Museo di Storia Naturale di Venezia. La mostra presenta le splendide immagini subacquee di Hussain Aga Khan, fotografo marino e sostenitore degli oceani. Se qualcuno avesse ancora bisogno di essere convinto del perché dovremmo proteggere i nostri mari, queste foto sono la risposta. Se ti trovi a Venezia, puoi assistere alla mostra fino all’11 settembre.
Per saperne di più sul lavoro di Marevivo, visita marevivo.it