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Un oceano di cambiamenti: impariamo a salvaguardare i nostri mari

In occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, abbiamo incontrato la ONG Marevivo per parlare dei nostri mari e di come proteggerli.
Mar Mediterraneo Italy
Ma il mare che amiamo non dobbiamo darlo per scontato. Il riscaldamento globale sta causando un drastico cambiamento negli oceani di tutto il mondo, riducendone la quantità di ossigeno e aumentando le temperature dell’acqua marina, creando, di conseguenza, condizioni ostili alla vita acquatica. Secondo uno studio pubblicato all’inizio di quest’anno dalla rivista americana Science, una percentuale compresa tra il 10% e il 15% delle specie marine è già a rischio di estinzione a causa della pesca eccessiva e dell’inquinamento. Per questo, in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, abbiamo pensato di accendere i riflettori su chi si sta impegnando per proteggere e conservare le nostre acque e le nostre spiagge, facendoci raccontare perché è fondamentale cambiare le nostre abitudini per continuare a goderne per i giorni a venire. Marevivo è un’associazione ambientalista senza scopo di lucro che dal 1985 tutela il mare e le sue risorse. Grazie a programmi educativi, iniziative di promozione e di volontariato, conta migliaia di membri in tutta Italia che non solo si impegnano a sensibilizzare l’opinione pubblica, ma anche a mettere in atto azioni concrete per rendere le coste e le acque più pulite, sicure e felici, e a mostrare agli altri come fare la loro parte. Se ci segui, è probabile che tu abbia già sentito parlare di questa ONG: dal 2021, infatti, nell’ambito del nostro programma di sostenibilità “Il Dolce Far Bene”, collaboriamo con Marevivo per organizzare la pulizia delle spiagge intorno ai nostri tre hotel. L’anno scorso abbiamo anche aderito al progetto “Adotta una spiaggia”, coinvolgendo i team di ogni struttura nella salvaguardia di tre spiagge vicine: Marina di San Nicola a Palo Laziale, la spiaggia della Chiaia a Ischia e la spiaggia de L’acqua Dolce a Porto Ercole. Per approfondire l’argomento, abbiamo parlato con Raffaella Giugni, responsabile delle relazioni istituzionali di Marevivo e figlia della fondatrice Rosalba Giugni.

Ciao Raffaella, grazie di essere qui con noi. Partiamo da una domanda chiave: qual è la missione di Marevivo?

Raffaella Giugni: Grazie a voi per l’interesse mostrato verso quello che facciamo!
Molto sinteticamente, la nostra missione principale è salvaguardare i nostri mari e i loro ecosistemi.
La maggior parte delle persone non ne è consapevole, ma il mare ricopre il 70% della superficie del nostro pianeta, produce il 50% dell’ossigeno, assorbe un terzo delle emissioni di CO2 responsabili del cambiamento climatico e rappresenta il 15% del territorio abitato del mondo.
In poche parole, svolge un ruolo decisamente importante nel fornire un sistema di supporto alla vita così come la conosciamo.
Quando gli oceani sono a rischio o in cattiva salute – e in questo momento lo sono certamente – anche noi siamo a rischio.
Marevivo spera di correggere questa situazione, o almeno di essere parte integrante del movimento che lotta per trovare soluzioni.

Come operate per trovare queste soluzioni?

RG: Analizziamo le diverse problematiche che interessano i nostri mari e sviluppiamo programmi, campagne di sensibilizzazione e progetti per affrontarle.
Quando abbiamo fondato Marevivo, 37 anni fa, siamo stati la prima associazione in Italia, e forse in Europa, a coinvolgere le persone nella pulizia delle spiagge: all’epoca, la plastica e i rifiuti erano i problemi più evidenti che affliggevano le nostre coste, quindi è lì che abbiamo investito i nostri sforzi iniziali.

Nel corso degli anni, abbiamo esteso il nostro raggio d’azione.
Collaboriamo spesso con scuole e aziende e ci siamo battuti per l’introduzione di leggi specifiche per la salvaguardia del mare.
Negli ultimi quattro anni, ad esempio, abbiamo lavorato alla Legge Salvamare, una normativa approvata a maggio che consente ai pescatori che recuperano accidentalmente plastica dal mare attraverso le loro reti di portarla a terra.

Hai detto che Marevivo collabora con le aziende. È così che hai conosciuto il Gruppo Pellicano Hotels?

RG: La famiglia Sciò è stata coinvolta nel progetto Marevivo fin dall’inizio.
Sono stati tra i primi a partecipare alle nostre pulizie delle spiagge e a mostrare il loro sostegno.
La partnership per “Adotta una spiaggia” è nata l’anno scorso, quando abbiamo lanciato questo progetto.
Abbiamo lavorato con il personale per pulire le spiagge intorno ai tre hotel e abbiamo formato alcuni dipendenti nominati appositamente su come continuare a proteggere e salvaguardare la costa locale.
Il Gruppo Pellicano Hotels dà anche la possibilità agli ospiti di fare donazioni a Marevivo alla fine del loro soggiorno, se lo desiderano, il che è stato di grande aiuto.

Infine, anche se c'è ancora molto lavoro da fare, come celebrerete la Giornata Mondiale degli Oceani?

RG: Mi fa piacere che tu l’abbia chiesto!
Oggi Marevivo inaugura una mostra fotografica intitolata “The Living Sea” al Museo di Storia Naturale di Venezia. La mostra presenta le splendide immagini subacquee di Hussain Aga Khan, fotografo marino e sostenitore degli oceani. Se qualcuno avesse ancora bisogno di essere convinto del perché dovremmo proteggere i nostri mari, queste foto sono la risposta. Se ti trovi a Venezia, puoi assistere alla mostra fino all’11 settembre.

Per saperne di più sul lavoro di Marevivo, visita marevivo.it

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