
Un rituale serale divenuto simbolo di italianità
Che l’aperitivo sia una delle più grandi invenzioni mai realizzate?
Noi pensiamo di sì.
Una tradizione tutta italiana, uno splendido modo per concludere la giornata, un momento conviviale da vivere con amici e nuove conoscenze: è incredibile quante cose racchiuda un semplice rituale pre-cena.
Da non confondere con l’happy hour – non c’è nessuna offerta due per uno! – aperitivo è come una parola magica, uno stato d’animo nel Bel Paese e, sempre di più, all’estero, dove ha iniziato a diffondersi, da New York a Hong Kong.
E perché dovrebbe essere altrimenti: l’aperitivo è divertente, senza troppe pretese, e il modo migliore per dare il via a una serata o, perché no, a una festa in grande stile.
Tra queste ovviamente c’è anche il
Natale
:
sorprendi i tuoi ospiti con un piccolo aperitivo
prima di un pasto importante, e stai certo che entreranno subito
nell’atmosfera di festa
prima ancora che tu abbia avuto il tempo di tirare fuori dal forno il tacchino, l’agnello, l’arrosto farcito o qualsiasi altra cosa ami cucinare per celebrare le feste.
Ma basta con le chiacchiere. Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’aperitivo, da come è nato a come si presenta nella sua forma più classica fino ai migliori stuzzichini con cui accompagnarlo.
Pronto a preparare il tuo?
Troverai tutto l’essenziale nel nostro Box per aperitivo. Alla tua!
Tutto è iniziato con gli antichi Romani

Come per la maggior parte delle tradizioni italiane, è in epoca romanache viene inventata una forma prototipica di aperitivo.
Secondo gli storici della gastronomia, infatti, prima di consumare i banchetti, i romani benestanti erano soliti concedersi una gustatio, un antipasto accompagnato da un buon bicchiere di vino zuccherato.
Anche la stessa parolaaperitivo ha avuto origine in quel periodo.
La sua etimologia deriva dal latino aperitivus, che significa “qualcosa che apre”, un chiaro riferimento al far aprire l’appetito prima di saziarlo completamente (ancora oggi è questa la funzione più letterale dell’aperitivo).
Una mania del XIX secolo
Sebbene dietro al concetto e al nome originario ci siano i nostri antenati, è stato solo tra la fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX secolo che l’aperitivo si è evoluto nell’esperienza sociale che abbiamo imparato ad amare.
Dobbiamo ringraziare soprattutto la città settentrionale di Torino per questo.
È qui che il distillatore Antonio Benedetto Carpano creò il vermouth, tra le bevande da aperitivo più diffuse, nel 1786, miscelando vino fortificato con varie erbe aromatiche e spezie.
Sempre qui, inoltre,
grazie al diffondersi della moda dei caffè,
sempre più persone cominciarono a sorseggiare il vermouth nel tardo pomeriggio o alla sera prima dell’ora di cena,
spesso accompagnandolo con qualcosa da mangiare,
poiché si riteneva inopportuno bere a stomaco vuoto, soprattutto quando si trattava di clienti di sesso femminile.
Poco dopo, l’aperitivo si diffuse nel resto d’Italia, proprio quando cominciarono a spuntare liquori più erbacei, amari e a base di vermouth.
Nel 1860, Gaspare Campari introdusse l’omonima bevanda amara dal colore rosso vivo, ampiamente servita come aperitivo con acqua gassata o in cocktail come il Negroni e l’Americano (la ricetta esatta del Campari rimane ancora oggi un segreto).
Alessandro Martini e Luigi Rossi hanno seguito l’esempio nello stesso periodo, miscelando erbe, caramello naturale, estratti vegetali aromatici e piante erbacee per creare il loro primo vermouth , ilMartini & Rossi Rosso (anche questa ricetta rimane un segreto).
Poi è arrivato il farmacista Ausano Ramazzotti, il cui amaro andò a ruba nel bar aperto vicino al Teatro alla Scala di Milano.
All’inizio del XX secolo, l’aperitivo è entrato a far parte della cultura italiana e si è trasformato in un momento conviviale nazionale.
Mille modi di preparare uno Spritz

Se il vermouth – e le sue innumerevoli varianti – è la bevanda che più di tutte segna le origini dell’aperitivo, il drink che meglio lo rappresenta oggi è lo Spritz.
I suoi creatori? I veneziani.
È nelle terre della Serenissima, infatti, che il famoso cocktail con le bollicine – generalmente composto da prosecco, amari digestivi e soda – fa la sua comparsa al tavolo dell’aperitivo intorno ai primi anni Venti, proprio quando la città lagunare inizia a riprendersi dopo la Prima Guerra Mondiale.
Desiderosi di riscoprire i piaceri della vita, gli avventori si sono rivolti prima al Select Spritz – da molti considerato il “vero” Spritz veneziano e realizzato con il Select, un aperitivo rosso, amaro e dolce al tempo stesso – e poi all’onnipresente Aperol, che da allora si è fatto conoscere in tutto il mondo.
Nel corso dei decenni successivi sono nate altre varianti dello Spritz: viaggiando per l’Italia oggi ne troverai diverse versioni, realizzati con il Luxardo e il Cynar, il Campari, il Limoncello o il liquore ai fiori di sambuco, solo per citarne alcuni.
Lo spritz, così come l’aperitivo, è entrato nel vocabolario italiano come sinonimo di breve pausa che ci prendiamo ogni giorno per segnare il passaggio dal lavoro al tempo libero, dal dovere al piacere.
Per questo, sia la bevanda che la tradizione sono vissuti un po’ come una vacanza , e non riusciamo a immaginare a un’esperienza più dolce di questa.
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Ma quindi, come si fa l'aperitivo?
Il classico dell’aperitivo è lo spritz o il vermouth, ma, in realtà, non ci sono regole fisse su come si fa un aperitivo nel modo giusto (la flessibilità dimostra ancora una volta quanto questa usanza sia un qualcosa di italianISSIMO!)
Vuoi del vino?
Fai pure.
Preferisci un cocktail a base di rum?
Non ti diremo di no.
L’importante è che l’aperitivo sia usato per rilassarsi, staccare la spina e passare del tempo con le persone, per conoscersi e divertirsi.
L’unica raccomandazione: accompagnalo sempre con del cibo.
Non si può parlare di aperitivo se è accompagnato da qualche stuzzichino gustoso.
Quindi, che si tratti di noccioline, pizza, olive o salumi, abbina il tuo drink a un piccolo spuntino.
Se ci pensi, è un’abitudine sana, davvero!
Il perfetto aperitivo a casa

Un altro aspetto che ci fa amare l’aperitivo è la facilità con cui si può preparare a casa: è l’ideale per rompere il ghiaccio a qualsiasi festa, cena o incontro in cui ti ritrovi durante le feste (o anche nei giorni normali!).
Tutto ciò che serve sono cubetti di ghiaccio in freezer, il giusto numero di alcolici e un piccolo e BuonISSIMO assortimento per realizzarlo.
È qui che entra in gioco il Box aperitivo di ISSIMO.
Composto da peschiole, olive e pomodori secchi – il Santo Graal degli stuzzichini da aperitivo – e da quattro mini bowl BellISSIMO in ceramica, è il perfetto equilibrio tra sostanza e forma e fa la sua figura in qualsiasi occasione.
Inoltre, è perfetto da infilare nelle calze natalizie.
Potrebbe essere un’idea…