Guida all’Emilia-Romagna di Madeline Lu

Come trascorrere tre giorni perfetti nella regione più deliziosa d'Italia
GIORNO 1
Piacenza
Con un nome che significa “luogo gradevole” (Placentia, secondo i romani) e una posizione strategica (sono arrivata a Milano in aereo e ho guidato per poco più di un’ora per raggiungerla), Piacenza è il punto di ingresso perfetto per l’Emilia-Romagna. È un luogo tranquillo e silenzioso, quasi riservato, e non affollato di turisti, cosa che mi è piaciuta molto.
Non lasciarti ingannare dal suo aspetto modesto: in realtà questa graziosa cittadina ospita interessanti musei e oltre 100 chiese, alcune ancora dedicate al culto, altre sconsacrate e trasformate in interessanti negozi di antiquariato.
La mia preferita – e quella che devi assolutamente visitare – è la Cattedrale di Piacenza, una cattedrale cattolica romana costruita tra il 1122 e il 1233, nonché uno dei più preziosi esempi di cattedrale romanica dell’Italia settentrionale. È uno spettacolo per gli occhi, oltre che una testimonianza della lunga storia della città.
Alza lo sguardo e ammira la cupola ottagonale decorata dagli affreschi del Guercino del XVII secolo, poi rivolgi la tua attenzione alle piastrelle con i simboli delle corporazioni medievali che parteciparono economicamente alla costruzione di questa chiesa.

Sul lato nord
del centro storico,
i
Musei Civici di Palazzo Farnese
– un palazzo signorile iniziato nel 1558 ma mai completato – ospitano una serie di interessanti collezioni, dalla Pinacoteca
alla mostra di carrozze
(una delle più grandi d’Italia!), che ti faranno sentire come se fossi appena entrato nel set di un film d’epoca.
Fai una capatina e poi continua a passeggiare per i vicoli di Piacenza per immergerti nelle sue atmosfere gotiche.
Stanco di camminare?
Non andare via senza aver provato il prodotto più famoso di Piacenza: il salame! O meglio, i salumi: la Coppa Piacentina DOP “La Regina”, la pancetta Piacentina DOP “La Castellana” e il salame Piacentino DOP “Il Principe”.
Solo in Italia una piccola città può produrre tre straordinari salumi che valgono una denominazione DOP (“denominazione di origine protetta”, ovvero la certificazione che garantisce che i prodotti siano coltivati e confezionati localmente in Italia).
DOVE SOGGIORNARE: In un castello!
Ho alloggiato all’Hotel Torre di San Martino, parte del Castello di Rivalta, una storica struttura in pietra a 20 minuti da Piacenza che appartiene alla stessa famiglia da oltre 800 anni.
È un luogo idilliaco e un’ottima fuga dalla frenesia delle grandi città.
È possibile visitare il castello stesso ed è quello che ti consiglio di fare: l’intero luogo è incredibilmente affascinante.
GIORNO 2
Parma
Visita il Battistero, una meraviglia ottagonale in marmo rosa che è un ibrido di romanico e gotico, con uno splendido interno caratterizzato da colonne di marmo e affreschi colorati del XIII secolo in stile bizantino.
Accanto si trova il Duomo, un altro capolavoro che dall’esterno appare piuttosto sobrio, ma all’interno è molto decorato, con una cupola dipinta con l’Assunzione della Vergine di Antonio da Correggio e un pulpito dorato che è la definizione di barocco.



Fai un giro al Prosciuttificio Galloni, un’azienda a conduzione familiare che produce prosciutto di Parma di alta qualità da generazioni (si trova a 40 minuti di auto dal centro di Parma), dove il personale cordiale ti guiderà volentieri alla scoperta dell’impegno e dell’abilità con cui si produce la fetta di prosciutto perfetta.
Qui i metodi tradizionali la fanno da padrone e potrai apprezzare il controllo di qualità e gli standard rigorosi dell’intero processo.

Oppure puoi raggiungere l’azienda vinicola Venturini Baldini, che produce il tipico vino Lambrusco (io ho soggiornato nella loro graziosa boutique Relais Roncolo 1888, situata in una villa del 1500 restaurata).
I vigneti circondati da cipressi ti ricorderanno la Toscana, ma il vino rosso, da sempre simbolo della regione e della sua spiccata attitudine alla socialità, ti porterà dritto all’anima dell’Emilia.
Venturini Baldini produce anche l’aceto balsamico (con il nome di Acetaia di Canossa) che puoi trovare su ISSIMO.
CONSIGLI DA ISSIMO
ColtISSIMO: Labirinto della Masone
Vicino a Parma, non perdere il Labirinto Della Masone, un parco culturale e un complesso artistico costruito nel 2005 dal defunto editore e direttore Franco Maria Ricci.
Assicurati di fare un salto nella boutique BelliSSIMO in loco!
ColtISSIMO: Palazzo della Pilotta
Come un Louvre locale, questo ex palazzo ospita musei dedicati all’arte e all’archeologia.
BuonISSIMO: Antica Corte Pallavicina
Un ristorante rustico-chic con un’eccellente cantina di vini, situato in un castello del XIV secolo.
GIORNO 3
Modena e Bologna
Un nuovo giorno, una nuova avventura gastronomica.
Nell’ultima giornata del tuo viaggio in Emilia-Romagna dovrai assaggiare tutti gli ingredienti, le ricette e le prelibatezze tradizionali che questa regione ha da offrire, a partire dal famoso aceto balsamico di Modena all’Acetaia Giusti. La storia di questo produttore è a dir poco incredibile: la famiglia Giusti è in attività dal 1605 – proprio così!
– tramandando la stessa ricetta custodita da generazioni.
Partecipare a una degustazione qui è come assaggiare un vino in un’azienda vinicola storica: un’esperienza da non perdere.
Curiosità: ogni volta che nasce un nuovo bambino Giusti, la famiglia prepara una bottiglia di aceto balsamico solo per lui o lei, che gli verrà regalata una volta raggiunta l’età adulta.
Bello, vero?

Se ti sei mai chiesto come vengono fatti i tortellini (la pasta più classica dell’Emilia-Romagna), Tortellante è il posto giusto per soddisfare la tua curiosità.
Un progetto fondato dallo
chef Massimo Bottura e da sua moglie Lara Gilmore
nel 2016, è un laboratorio dove adolescenti e adulti con autismo imparano a fare la pasta fresca a mano con l’aiuto di
alcune nonne
, del luogo, favorendo l’autonomia e coinvolgendo l’intera comunità.
Molti dei
tortellini
più belli vengono poi utilizzati nel ristorante di Bottura,
l’Osteria Francescana (
un’altra tappa del Monopoly ISSIMO), il che credo renda Tortellante ancora più speciale.


Visitala – e se stai cercando un posto dove rintanarti con stile, prendi in considerazione la splendida Casa Maria Luigia dei Gilmore, non lontano da qui – e poi prenota un pranzo al Cavallino.
Il ristorante, aperto nel 1950 dal costruttore di automobili Enzo Ferrari, serve piatti gourmet in un ambiente elegante e ricco di cimeli; oggi è una trattoria di tendenza gestita, hai indovinato, proprio da Bottura.
Un must.
Una breve sosta alla fabbrica del Parmigiano-Reggiano di Castelnovese ti permetterà di apprezzare nuovamente questo delizioso formaggio, ma prima di decidere se mangiare parmigiano per il resto della giornata, risali in macchina (ne parleremo più avanti!) e raggiungi Bologna.
Conosciuta come “La Dotta” (ospita la più antica università del mondo occidentale), “La Grassa” per la sua rinomata cucina e “la Rossa” per i suoi splendidi tetti in terra rossa e la sua politica di sinistra, Bologna è una gemma sottovalutata il cui centro storico merita di essere scoperto.
Vorrei aver avuto più tempo per visitarla: dai
portici
(una serie di arcate che si snodano sotto gli edifici storici), all’iconica Torre degli Asinelli (la torre medievale pendente più alta del mondo), c’è molto da vedere e da mangiare, ed è su questo che mi concentrerò durante il mio prossimo viaggio.

CONSIGLI DA ISSIMO
BellISSIMO: Capperi di Casa
A Modena, fermati da Capperi di Casa, uno straordinario punto vendita di mobili e accessori per la casa del XX secolo.
ColtISSIMO: Santuario di Santa Maria della Vita
Fai un salto in questa chiesa cattolica in stile tardo-barocco nel centro di Bologna, per ammirare l’eccezionale pietà di Niccolò dell’Arca, “Dolore per Cristo morto”.
BuonISSIMO: Tamburini
In attività dal 1932, questa gastronomia ed enoteca è un’istituzione a Bologna.