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La Posta Vecchia Hotel

Dopo una ristrutturazione durata un anno, il nostro amato La Posta Vecchia Hotel riaprirà a maggio.

Chiudi gli occhi e immagina una villa italiana del XVII secolo che si affaccia sul Mar Tirreno. La struttura è circondata da giardini rigogliosi e perfettamente curati, mentre una terrazza baciata dal sole occupa una posizione privilegiata sulle acque azzurre antistanti. All’interno, arredi antichi, opere d’arte e arazzi di valore museale impreziosiscono le stanze, senza però che l’ambiente risulti eccessivo. Anzi. Dal piano terra fino alle torri, il palazzo fonde passato e presente con uno stile semplice, come se fosse la casa al mare glamour (e molto spaziosa) di un amico dal gusto eccellente.

Ora apri gli occhi e smetti di immaginarlo. Quel palazzo esiste: è La Posta Vecchia Hotel, una delle tre proprietà del Gruppo Pellicano Hotels. Una magica gemma nascosta sulla costa di Palo Laziale – a breve distanza da Roma – il boutique resort sul mare è quanto di più affascinante possa esistere; una destinazione dove storia, arte ed estetica eclettica si fondono quasi naturalmente.

Ti va di fare le valigie e programmare una visita? Dovrai aspettare fino al mese prossimo.

Dopo una ristrutturazione durata un anno che l’ha vista rinnovata e rivitalizzata, la villa riaprirà infatti a metà maggio, con un nuovo look, alcune modifiche architettoniche – tutte in linea con lo stato originale dell’edificio – e la stessa atmosfera Pellicano che l’ha resa a lungo una delle mete preferite dagli amanti del gusto di tutto il mondo.

Un palazzo storico

Innanzitutto, se non conosci La Posta Vecchia: le sue origini risalgono 1640a quando il Principe Orsini costruì l’edificio sopra un’antica villa romana del II secolo a.C., . i cui manufatti e mosaici sono ancora esposti nei piani più bassi e nel museo dell’hotel. Negli anni ’60, il magnate americano del petrolio J. Paul Getty acquistò la villa e la riportò con cura al suo antico splendore, inserendo arredi del XVIII secolo e alcune opere d’arte della sua collezione privata, restituendo quel senso di opulenza che aveva sempre caratterizzato La Posta Vecchia.

Dal 1980 al 1989, Roberto Sciò utilizzò il palazzo come residenza privata, prima di riportarlo al ruolo originario di struttura ricettiva nel 1990. Da allora, La Posta Vecchia è una lussuosa struttura a cinque stelle circondata da ettari di giardini rigogliosi e da un’ampia vista sul Mar Tirreno, dove i jet-setter vengono per sfuggire al trambusto della Città Eterna, abbracciare la dolce vita e rilassarsi semplicemente per qualche giorno – e, perché no, esplorare l’area culturalmente ricca nelle vicinanze, dalle città di

Cerveteri e Santa Severa alla regione storica della Tuscia, un po’ più in là.

Con una piscina coperta, un campo da tennis e camere sontuosamente arredate con letti a baldacchino e bagni in marmo – ognuna diversa dall’altra, perché si tratta di un vero palazzo – La Posta Vecchia sembra una grande residenza aristocratica che incontra lo stile accogliente della casa di un bon viveur.

Una rivisitazione del classico

Come ogni palazzo storico che si rispetti, anche La Posta Vecchia aveva bisogno di una rinfrescata.

I lavori di ristrutturazione realizzati nell’ultimo anno hanno fatto proprio questo, anche se con un occhio attento a preservare il carattere originale dell’edificio e a rispettarne l’integrità strutturale.

Uno dei principali cambiamenti è stato quello di dipingere le facciate esterne utilizzando una palette cromatica tipica dei palazzi nobiliari del Lazio, studiata appositamente per La Posta Vecchia.

Un altro “aggiornamento” è stato la riapertura dei portici laterali del ristorante The Cesar, così come erano nel XVIII secolo, per creare un collegamento continuo con l’esterno. L’ispirazione per questa trasformazione è stata un dipinto di Gaspare Vanvitelli presente nella sala principale dell’hotel e che raffigura La Posta Vecchia come era nel 1729-30. All’epoca, entrambi i versanti (est e ovest) presentavano portici ad arco aperti che, da un lato, coincidevano con l’attuale ristorante e dall’altro con la piscina. I lavori di restauro hanno ripristinato le grandi finestre, rendendo la splendida vista sul Tirreno ancora più vicina di quanto non fosse in passato.

Data l’importanza dell’edificio dal punto di vista storico, tutte le modifiche dovevano rispettare le rigide regole stabilite dalla Sovritendenza dei Beni Culturali in termini di architettura, paesaggio e archeologia, ed è per questo che il Gruppo Pellicano Hotels ha chiamato un esperto del mondo della conservazione a lavorare sul progetto.

Per quanto riguarda gli interni, sono rimasti invariati e mostrano ancora la collezione di tesori artistici italiani curata dallo storico dell’arte Federico Zeri per J.P. Getty.

Da una prima occhiata, possiamo dire che il “nuovo” look è decisamente favoloso. Ora non ti resta che prenotare una stanza