La scarpa italiana più amata
Approfondiamo la storia del marchio di sneaker più famoso d'Italia, Superga

Se ci chiedessi di nominare la scarpa che più rappresenta l’Italia, sarebbe Superga.
Non un tacco vertiginoso, un mocassino in pelle scamosciata o un sandalo stile Capri, ma una sneaker.
Solitamente bianche – anche se oggi si trovano in un’infinità di colori – con una solida suola in gomma e una silhouette casual, le Superga fanno parte del nostro guardaroba da oltre un secolo, indossate da chiunque, dai bambini agli adulti, indipendentemente dallo stile personale.
È, in un certo senso, un caposaldo italiano e l’emblema delle calzature estive.
Ecco perché questo mese ci infiliamo le nostre Superga e ne aggiungiamo di nuove al nostro armadio.
Leggere, sobrie e soprattutto comode, le Superga sono fatte per le giornate di sole e le passeggiate in spiaggia, per le vacanze in giro per l’Italia e per una vita semplice.
Inoltre, si abbinano in qualche modo a quasi tutti gli abiti (e quando non lo fanno, possono essere facilmente riposte in borsa e sostituite con un paio di eleganti ballerine di raso).
Ma qual è la storia di questo brand italianISSIMO?
Siamo felici che tu l’abbia chiesto!
Qui di seguito abbiamo approfondito le origini della nostra scarpa preferita e abbiamo scelto alcuni look che riteniamo perfetti per indossarla.
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Umili origini
La storia di Superga, che prende il nome dalla collina torinese, inizia nel 1911, quando il calzolaio locale Walter Martiny iniziò a produrre calzature con suola in gomma per i contadini della zona. Ma è solo nel 1925, quando Martiny sposa un’appassionata di tennis, che il marchio decolla. Ispirato dalla passione della moglie, l’imprenditore si mise a progettare una scarpa di tela che potesse funzionare anche sul campo da tennis, creando infine il modello “2750”, caratterizzato da una suola in gomma vulcanizzata e aderente.
Dopo un arresto della produzione durante la Seconda Guerra Mondiale, Superga riprese le attività nel 1951, fondendosi con la Pirelli Tire Company (quelle suole di gomma non si fabbricavano da sole) e aumentando la produzione. Nel giro di pochi anni, divennero le calzature preferite da generazioni di italiani, che ne apprezzavano l’economicità, le linee pulite e il cotone liscio e traspirante (prima della guerra, il motto di Superga era “la scarpa che respira”).


Fabbrica di scarpe Superga a Torino e poster Superga anni ’90 (foto di Vanity Fair)
Nasce un mito
Il successo di Superga crebbe negli anni ’60, anche grazie al leggendario graphic designer italiano
Albe Steiner, che nel 1962 fu incaricato di aggiornare il logo del marchio in modo da incarnare il minimalismo e la semplicità.
Il creativo accettò, ideando una “S” maiuscola in Helvetica racchiusa in un ovale che è ancora oggi un’icona e che ha reso il brand immediatamente riconoscibile ai clienti di tutto il mondo.
Ma è stato il lancio di Superga nel mondo dello sport, dal tennis al basket e allo yachting, che ha contribuito a creare la sua reputazione di scarpa perfetta per l’outdoor (ovvero per l’estate).
Se la indossavano gli atleti e i personaggi dello spettacolo, questa semplice scarpa da ginnastica non poteva che essere di qualità.
Inoltre, erano molto carine (e tutti hanno bisogno di un paio di sneaker bianche).
Negli anni Settanta e Ottanta, le “2750” avevano riscosso un grande successo sia in Italia che all’estero e l’azienda iniziò a estendersi ad altri stili, oltre all’abbigliamento sportivo vero e proprio.

La sneaker per tutti i giorni
Il marchio Superga ha cambiato proprietà all’inizio degli anni 2000 (ora appartiene a un’altra azienda italiana, BasicNet) e, negli ultimi decenni, ha ispirato flatform e mid-top, si è adattato a tutte le condizioni atmosferiche e ha collaborato con marchi di moda e star – da Versus Versace a Haley Bieber – per lanciare una serie di nuove collezioni.
Ma la sua anima italiana è rimasta immutata e il suo fascino è più che mai intramontabile.
È la scarpa da indossare per andare dalla città al mare, per una gita di un giorno o una vacanza di una settimana, per una passeggiata in collina o per una notte passata a guardare le stelle sulla spiaggia.
Non c’è da stupirsi che gli italiani la amino ancora così tanto: affidabile, elegante e versatile, Superga è un esempio di ciò che definisce la classe italiana.