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L'arte della curatela

L’arte della curatela

Marie-Louise Sciò at La Posta Vecchia Hotel

L’arte della curatela non è nuova per Marie-Louise Sciò. Basta entrare nei nostri hotel Il Pellicano, Mezzatorre e La Posta Vecchia, o navigare sul nostro sito: dai cuscini delle camere d’albergo all’accurata gamma di prodotti di bellezza e di moda presenti sulla nostra piattaforma, tutto ciò che fa parte del
mondo Pellicano
è il risultato del suo attento processo di selezione.

Non c’è da stupirsi, quindi, che la sua ultima collaborazione sia tutta incentrata sulla sua curatela.

Di cosa, ti starai chiedendo?
Di una delle sue passioni preferite di sempre: le opere d’arte.
E niente meno che per Sotheby’s Milano.

Questo mese, la casa d’aste ha chiamato Marie-Louise per curare una selezione personale di opere d’arte nell’ambito dell’asta “Contemporary Curated” di questa stagione.
L’evento vanta la più alta previsione di vendita per un’asta di questo tipo allestita in Italia fino ad oggi.

La scelta dei pezzi è stata quasi naturale per la nostra tastemaker.
“Non ci sono dei principi guida che mi attirano verso un’opera d’arte”, dice.
“Artisti diversi agiscono in modo diverso su di me. L’arte mi emoziona e mi tranquillizza. Mi fa rimanere immobile, ma può anche scuotermi. Come esseri umani, siamo fatti di tante emozioni diverse e un’opera d’arte specifica può toccare corde specifiche. Per la mia selezione ho scelto opere che hanno suscitato questi sentimenti contrastanti: gioia, calma, rabbia, felicità e molto altro ancora”.
L’arte italiana è stata, ovviamente, il punto centrale, come dimostra l’eclettica selezione che abbiamo raccolto qui sotto, a testimonianza del costante impegno di Marie-Louise nel mettere in luce l’eccellenza italiana.

Dall’Arte Povera ai collage, dalle sculture evocative ai dipinti che incantano, ogni opera racconta la ricca storia della scena artistica contemporanea italiana, dando vita a una collezione davvero interessante.

Ti piacerebbe partecipare all’asta?
Si svolgerà dall’8 al 14 luglio
. Alcune delle opere saranno esposte anche presso le gallerie milanesi di Sotheby’s tra il 12 e il 14 luglio: se ti trovi in città, assicurati di visitarle.

Mimmo Rotella, Serata Eccezionale, 1961

Serata Eccezionale, di Mimmo Rotella – 1961

Marie-Louise ha scelto Serata Eccezionale, un sorprendente décollage su tela di Mimmo Rotella – una delle figure chiave dell’arte europea del dopoguerra – come parte della sua selezione artistica.

L’opera è la quintessenza di Rotella: l’artista era solito realizzare le sue opere a partire da vecchi manifesti usurati dal tempo che staccava dai muri esterni di Roma, che poi applicava su tele e strappava ulteriormente.
Per la nostra fondatrice, la composizione che ne risulta trasuda una qualità intima e molto personale.

Alighiero Boetti, Divine Astrazioni, 1987

L’artista concettuale Alighiero Boetti ha fatto parte del movimento dell’Arte Povera e si è fatto conoscere per le sue opere ricche di contenuti concettuali.
Il coloratissimo arazzo reticolare che è Divine Astrazioni – parte dell’asta di Sotheby’s – ne è un esempio: audace e giocoso, si legge quasi come un componimento visivo, sovvertendo l’idea classica di come dovrebbe apparire un’opera d’arte.

Lucio Fontana, Concetto Spaziale, Natura, 1967

L’arte del modernista italo-argentino (e fondatore dello Spazialismo) Lucio Fontana sembra spesso provenire da un altro pianeta, e l’opera scelta da Marie-Louise, Concetto Spaziale, Natura – una coppia di sculture in bronzo lucido – non fa eccezione.

Pesanti ma apparentemente senza peso, astratti ma tangibili, i due oggetti creano un’atmosfera ultraterrena, persino cosmica.

Gino De Dominicis, Senza titolo (Torre dei Sumeri), 1986

Per gran parte della sua carriera, Gino de Dominicis è stato una figura avvolta nel mistero nel mondo dell’arte italiana.
Vestiva sempre di nero, evitava il contatto con i media e si rifiutava di farsi fotografare.
Le opere d’arte che realizzava riflettevano questa posizione enigmatica.
Le sue sculture e i suoi dipinti hanno una natura quasi fiabesca, giocando su concetti astratti e speculazioni metafisiche.

Come Senza Titolo (Torre dei Sumeri), selezionata da Marie-Louise.
Rigorosa nelle sue linee, l’opera è allo stesso tempo astratta e misteriosa, e suggerisce diverse interpretazioni.

Piero Dorazio, Fouilles, 1968

Fouilles, di Pietro Dorazio – 1968

Figura nota nell’ambito dell’astrazione lirica e dell’arte astratta, Piero Dorazio ha iniziato a giocare con i colori e i disegni geometrici semplificati negli anni Quaranta, diventando nei decenni successivi uno dei maggiori nomi del Modernismo italiano.
È stato, in un certo senso, la nostra controparte dei pittori americani di Colour Field, che si affermarono anch’essi in quegli anni.

Fouilles, un magnifico olio su tela, rappresenta l’artista al suo meglio, fondendo la vivacità tipica degli anni Sessanta con una tavolozza audace e dinamica: un perfetto riflesso del gusto personale di Marie-Louise.