Questo sito non supporta completamente il tuo browser. Ti consigliamo di utilizzare Edge, Chrome, Safari o Firefox.

Carrello 0

Non ci sono altri prodotti disponibili per l'acquisto

Prodotti
Abbina con
È un regalo?
Add order notes or ask for an invoice
Subtotale Gratis

Spese di spedizione, imposte e codici sconto vengono calcolati in fase di pagamento

Sotto i riflettori di ISSIMO: Amotea

Sotto i riflettori di ISSIMO: Amotea

Abbiamo incontrato la fondatrice e direttrice creativa di Amotea, Diletta Amodei.

ISSIMO Spotlight: Amotea

Quando ci si innamora succede qualcosa di magico. Questo vale per le persone, naturalmente, ma anche per gli oggetti, i libri e, spesso, la moda. Quando scopri un marchio di cui vuoi comprare tutto è un po’ come se prendessi una cotta: all’improvviso ti senti riconosciuto, compreso e desideroso di passare molto tempo a conoscere il marchio in questione.

Ecco Amotea, l’ultima arrivata nella famiglia ISSIMO, un rapporto che ci sta a cuore. Fondata nel 2019 a Roma da Diletta Amodei, l’etichetta è specializzata in abbigliamento resort femminile che fonde l’esperienza sartoriale italiana con un design sofisticato, per creare capi intrisi di romanticismo, artigianalità e atmosfere rilassate da vacanza.

Abbiamo incontrato Diletta per esplorare il mondo di Amotea. Continua a leggere, poi acquista gli splendidi pezzi che trovi su ISSIMO.

Cominciamo dal nome. Perché Amotea?

Amotea è la combinazione della prima metà del mio cognome e di un nome che ho sempre amato e che pensavo di dare un giorno a mia figlia. Alla fine ho avuto tre figli maschi, quindi quando ho lanciato il marchio ho deciso di usare Tea per il suo nome. In un certo senso, Amotea è un’estensione naturale di me stessa e della mia storia.

Non sei solo la fondatrice, ma anche il direttore creativo del marchio. Qual è il tuo background?

Stranamente, prima di avviare Amotea non mi occupavo di moda, anche se fin da bambina amavo ideare e disegnare abiti. Dopo il liceo mi sono iscritta all’Accademia di Costume e Moda di Roma, ma alla fine sono passata a Scienze della Comunicazione. Ho lavorato nell’editoria per molti anni, poi mi sono presa una pausa per stare con i miei figli. Quando sono cresciuti, ho deciso di mettermi in gioco e, nel 2019, ho fondato Amotea. Credo di essere finalmente tornata alla mia passione iniziale!

Qual è l'ispirazione più grande che sta alla base di Amotea?

L’Italia. In tutto ciò che disegno per il marchio mi ispiro alla cultura del nostro Paese, alla sua storia e alla sua bellezza secolare. Mi piace pensare ad Amotea come a un inno senza tempo allo stile di vita italiano, una visione che credo condividiamo con ISSIMO.

Qual è l'estetica delle vostre collezioni?

Direi che il romanticismo, l’eleganza e la femminilità sono le forze trainanti dei nostri modelli, con un occhio alla contemporaneità. Molti dei nostri abiti mostrano silhouette fluide che celebrano la bellezza eterea, la raffinatezza rilassata e la sicurezza di sé. Desidero realizzare dei capisaldi del guardaroba studiati per andare al di là delle tendenze passeggere.

Descrivi Amotea in tre parole.

Sofisticato, femminile e senza tempo.

Perché l'abbigliamento resort?

Credo che molti dei nostri pezzi emanino un senso di libertà simile a quello che si prova in vacanza. Sono fluidi, leggeri, gioiosi: tutte caratteristiche che si sposano benissimo con il mondo dell’hotellerie di alta gamma.

Qual è un aspetto del marchio di cui sei particolarmente orgogliosa?

Il nostro impegno per la sostenibilità. So che è un termine abusato, ma prestiamo molta attenzione a garantire che i nostri processi produttivi siano etici dal punto di vista sociale e ambientale. Amotea è prodotta al 100% in Italia da un piccolo gruppo di artigiani con cui lavoriamo a stretto contatto, e questo mi riempie di orgoglio. Tutto ciò che vedete è il risultato delle eccellenze artigianali locali.

Quali sono i tuoi piani per l'estate?

Trascorro sempre il mese di luglio a Formentera, che adoro, quindi è lì che andrò. Spero anche di portare i miei ragazzi negli Stati Uniti, a New York e a Los Angeles in particolare. Prima di allora, qualche fine settimana lungo le coste italiane è assolutamente da non perdere.