Alla scoperta dell'eccellenza in Italia: cose, luoghi e persone

I maestri del cioccolato

Diamo un'occhiata all'interno dello storico laboratorio del cioccolato di Peyrano a Torino.
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La tradizione torinese nell’arte del cioccolato risale al 1560, quando Emanuele Filiberto, per celebrare il trasferimento della capitale ducale da Chambery a Torino, servì simbolicamente alla città una tazza di cioccolata calda fumante.
Poco più di un secolo più tardi, la Real Signora Giovanna Battista Nemours autorizzò ufficialmente a servirla in pubblico.
Questo evento era destinato a trasformare Torino nel principale centro italiano del “cibo degli dei”.

I primi artigiani che svolgevano questa professione inventarono nuove ricette e nuove forme per diffondere l’arte del cioccolato nel territorio.
È qui che ha avuto inizio la lunga tradizione dei maestri del cioccolato, che ha portato le prelibatezze Made in Italy a conquistare tutto il mondo.

ISSIMO ha incontrato Alessandro Pradelli, al timone di Peyrano, storico maître chocolatier e uno dei nomi più noti del settore.
Nata nel 1915 come laboratorio di pasticceria e poi trasformata in fabbrica di cioccolato da Antonio Peyrano dopo la Prima Guerra Mondiale, nel 1920 Peyrano iniziò a rifornire regolarmente la famiglia reale italiana, tradizione che continua ancora oggi con la produzione di oltre ottanta varietà di cioccolatini assortiti, bon bon, giandujotti e gelatine di frutta.

In che modo la tradizione italiana del cioccolato si differenzia dalle altre?

La tradizione italiana del cioccolato risale ai primi anni del 1500: Cristoforo Colombo assaggiò il cioccolato nel “nuovo mondo” e poco dopo iniziammo a importare il cacao.
Alla fine del 1500 il cioccolato era considerato un piacere molto amato dalle corti nobiliari di tutto il Paese e dell’Europa.
Il cioccolato veniva consumato sia come bevanda calda che sotto forma di cioccolatini fondenti.
I cioccolatieri italiani crearono ogni sorta di prodotto con il cacao e all’inizio del 1800, per fronteggiare una temporanea carenza di cacao, iniziarono a mescolare il cioccolato fondente con le nocciole piemontesi: fu inventato il delizioso gianduia e nacque così una nuova categoria di prodotti.

In che modo Torino è legata alla storia di Peyrano?

Torino è profondamente legata a Peyrano e viceversa.
L’azienda nacque a Torino nel 1915 e poco dopo, nel 1938, ottenne l’ambito titolo di “Fornitore della Real Casa Savoia”.
Peyrano ha servito le più prestigiose famiglie e aziende torinesi nel corso dei decenni.
Torino è ancora oggi il cuore dell’azienda: la nostra sede, il laboratorio di produzione e il nostro primo negozio si trovano ancora oggi nello stesso isolato dove abbiamo iniziato più di un secolo fa: Corso Moncalieri 47.
Il 100% del nostro cioccolato è ancora prodotto a Torino, a partire dalla selezione delle fave di cacao fino ai processi di tostatura, e così sarà per i decenni a venire.

Per cosa è più conosciuta l’azienda?

Peyrano è nota per l’artigianalità e l’eccellenza dei suoi prodotti e del suo servizio.
L’azienda è anche sinonimo di innovazione e si è sempre spinta oltre i confini del cioccolato.
I prodotti più famosi di Peyrano sono i due tipi di Gianduiotto, il Romeo e Giulietta®, il Grappini® e l’Alpino.

Qual è il processo di creazione di un nuovo tipo di cioccolatini?
Fai delle
sessioni di brainstorming con il tuo maître chocolatier?

Nel nostro processo di lavorazione, oltre a sessioni creative con i nostri maître chocolatier e artigiani per immaginare le future praline, ascoltiamo attivamente i nostri clienti e prendiamo in considerazione i loro feedback.

In questo momento stiamo attraversando un periodo di creatività davvero proficuo, con la rivisitazione delle nostre praline storiche e l’introduzione di due nuove categorie del brand.
Quindi, tieni d’occhio questo spazio!

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Come scegliete le nocciole, il cacao, il latte e tutti gli ingredienti per realizzare i migliori cioccolatini?

Nel corso dei decenni, abbiamo coltivato solide relazioni con i migliori fornitori, che continuiamo a mantenere.
Siamo molto fortunati e queste relazioni ci danno accesso ai migliori ingredienti.
Tuttavia, analizziamo internamente ogni singolo lotto di ogni singola fava di cacao e nocciola prima di iniziare il processo di produzione.
Siamo profondamente convinti che questa sia la chiave del nostro successo.

Un’altra chiave del vostro successo è stato l’approccio innovativo di Peyrano e i suoi progetti unici.
Puoi condividere qualche progetto specifico a cui sei affezionato?

Peyrano ha sempre dato valore alla creatività ed è stato il pioniere nella creazione di collaborazioni con altri mondi, come ad esempio quello dell’arte.
Alcuni dei ricordi più belli risalgono alla fine degli anni ’80, quando Peyrano ha collaborato con alcuni degli artisti più rinomati e creativi per progettare scatole di cioccolato uniche: Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, David Palterer, Aldo Mondino, Riccardo Dalisi, solo per citarne alcuni.
Quelle collaborazioni creative restano “uniche” nella memoria di alcuni dei nostri artigiani storici.

Ci sono nuovi progetti per il 2022?
State progettando dei nuovi cioccolatini?

Il 2022 sarà per noi un anno di trasformazione.
Negli ultimi 18 mesi abbiamo lavorato con impegno a diversi progetti: in primavera introdurremo due nuove linee di prodotti al cioccolato, di cui siamo molto entusiasti!
E in autunno inaugureremo l’ampliamento del nostro primo negozio in Corso Moncalieri 47 a Torino, con un concept di vendita al dettaglio completamente reinventato.
Saremo lieti e onorati di accogliere tutta la famiglia ISSIMO all’inaugurazione!

Vuoi condividere una storia romantica sul cioccolato nello spirito di San Valentino?

Abbiamo la fortuna di aver accompagnato numerose storie d’amore e sicuramente Romeo e Giulietta ® sono le praline di San Valentino più amate.

Ma c’è un’altra storia d’amore dietro uno dei nostri prodotti più iconici: i Grappini®.
All’inizio degli anni Sessanta, uno degli eredi della famiglia Peyrano si innamorò di una donna che poi divenne sua moglie.
Durante la sua prima visita alla fabbrica, lei gli regalò una bottiglia di prestigiosa Grappa che fu subito utilizzata per creare un nuovo cioccolato speciale.
Il risultato fu così buono che Peyrano iniziò a produrre i Grappini® subito dopo.
Queste praline vengono prodotte ancora oggi con la stessa grappa, la “Riserva Revel Chion”.

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