- BY ISSIMO
- Ottobre 31, 2023
Cinque film horror italiani da vedere a novembre
Questo mese, il brivido di Halloween continua con questi film da brividi
Halloween è il periodo dell’anno in cui il velo che separa i vivi dai morti è più sottile. Quale modo migliore per festeggiare questa stagione di inquietanti misteri di immergersi nello spaventoso mondo del cinema horror italiano? L’Italia è da tempo nota per il suo contributo al genere horror, avendo prodotto alcuni dei film più inquietanti e di grande impatto visivo che hanno lasciato un segno indelebile nel panorama cinematografico mondiale. Ecco cinque film horror italiani che vi faranno venire i brividi e renderanno Halloween e Ognissanti ancora più spaventosi.
Suspiria (1977)
Diretto dal maestro del macabro Dario Argento, “Suspiria” racconta la tormentata storia di una studentessa americana di danza classica, Suzy Bannion, che si iscrive a una prestigiosa accademia di danza in Germania, scoprendo poi che la scuola è in realtà una copertura per una congrega di streghe. Mentre si addentra nei sinistri segreti dell’ambiente che la circonda, Suzy rimane invischiata in un groviglio di terrificanti eventi soprannaturali e di sanguinosi incubi.
Cosa lo rende spaventoso: Argento dimostra la sua maestria di regista usando colori intensi, immagini di grande impatto e la musica ossessiva del gruppo prog-rock Goblin, creando così un’atmosfera continua di terrore. “Suspiria” è una festa per gli occhi: immagini surreali e grottesche sfumano la linea che separa la bellezza dall’orrore, lasciando gli spettatori allo stesso tempo incantati e terrorizzati.
Zombi 2 (1979)
“Zombi 2” di Lucio Fulci, noto anche come “Zombie” negli Stati Uniti, è il macabro racconto di un’epidemia di zombie su una lontana isola caraibica. Quando una giovane donna vi si reca per cercare il padre scomparso, si ritrova ad affrontare un’implacabile orda di morti viventi, che emergono dalle loro tombe d’acqua per banchettare con i vivi.
Cosa lo rende spaventoso: “Zombi 2” è famoso per le sue rappresentazioni realistiche di visceri squartati e di dettagli raccapriccianti, inclusa la memorabile scena in cui uno zombie combatte contro uno squalo sott’acqua. Fulci, con le sue scene esplicite di violenza e di sangue si spinge oltre i confini di ciò che è considerato accettabile nel cinema horror, lasciando il pubblico disgustato e affascinato allo stesso tempo.
Profondo Rosso (1975)
Altro capolavoro di Dario Argento, “Profondo Rosso” segue le vicende di un pianista jazz britannico che si trova coinvolto in una serie di brutali omicidi a Roma. Quando collabora con una audace giornalista per svelare il mistero che si cela dietro gli omicidi, i due vengono braccati da un killer squilibrato e inafferrabile, attratto dalla violenza sadica.
Cosa lo rende spaventoso: il film è un giallo elegante e d’atmosfera che combina elementi di mistero, suspense e violenza viscerale. L’uso che Argento fa di scenografie elaborate e di intricate sequenze di omicidi – elementi classici del suo stile – aumenta la tensione, fino a raggiungere al climax in cui allo spettatore viene rivelata una realtà che lo lascia scioccato e terrorizzato.
La Maschera del Demonio (1960)
Diretto da Mario Bava, “La Maschera del Demonio” è un film horror gotico ambientato nella Moldavia del XVII secolo. La trama ruota attorno a una strega che viene giustiziata per poi tornare due secoli dopo per vendicarsi dei suoi discendenti.
Perché fa paura: “La Maschera del Demonio” è un capolavoro dell’horror gotico caratterizzato da uno stile e da un’atmosfera profondamente inquietanti. È noto per le eccezionali immagini in bianco e nero e per un’inquietante e indimenticabile sequenza iniziale in cui una maschera di chiodi viene martellata sul volto di una strega. Hai già paura?
L'aldilà (1981)
“L’aldilà” di Lucio Fulci è una discesa da incubo nel terrore soprannaturale, che parte dalla storia di una giovane donna che eredita un vecchio albergo nella Louisiana. Quando inizia i lavori di ristrutturazione, la donna risveglia inavvertitamente un antico spirito maligno che si annida nell’edificio, scatenando una serie di terrificanti episodi di horror dall’oltretomba che sorprendono e spaventano gli inquilini dello stabile.
Perché fa paura: “L’aldilà” è un incubo febbricitante che sfuma il confine che separa i vivi dai morti, offrendoci una visione surreale e nichilista dell’inferno in terra. L’uso che Fulci fa di immagini spaventose e surreali, accompagnate da un’atmosfera inquietante che sembra alludere a una imminente catastrofe, crea un’atmosfera di terrore esistenziale, che ti costringerà a dormire con le luci accese per il resto del mese.
Prendi spunto dal racconto di questi cult movie dell’horror e fatti trascinare da una nuova avventura cinematografica!
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